martedì 12 ottobre 2010

La tutela della proprieta' intellettuale: segno inconfondibile e fonte essenziale di giustizia e liberta di Jacopo Panichi



Credo che molti concorderebbero con me nel dire che viviamo in uno stato di ingiustizia e di servitu' permanente. E secondo piu' di una tradizione di pensiero, senza legge, non c'e' ne' giustizia, ne' liberta'. Il problema della liberta' di stampa, cartina di tornasole della giustizia, e' sintomatico del fatto che viviamo in un vero e proprio Far West illegiferato, in cui una miriade di individui e di siti piu' o meno commerciali utilizzano proprieta' intellettuale altrui a scopo di lucro in modo cinico e spregiudicato.

Per ripristinare la legalita' occorrerebbe quantomeno estendere la protezione ai contenuti internet (testi, immagini, audio, video) nella Legge n. 633/1941 sui diritti d'autore. Tale estensione (o comunque una qualche altra soluzione legislativa al problema), che metterebbe l'Italia all'avanguardia, avrebbe almeno tre effetti immediati:

A) Eviterebbe violazioni dei diritti umani e civili (i nuovi diritti che dobbiamo acquisire) risultanti da violazioni della privacy. Dovrei forse gioire del suicidio o dell'omicidio di mio fratello "diverso" o di mia figlia adolescente perche' qualcuno si e' divertito a riprenderli col telefonino e a pubblicare il video? Anche se volessi partire da un punto di vista clericale (cosa che faccio esclusivamente a scopo persuasivo), certo potrei dire: "Dio lo ha punito perche' era un peccatore". Ma un clericale che privilegia un qualsiasi altro comandamento rispetto al comandamento dell' amore del prossimo, fa un errore sostanziale di priorita'.

B) Non esagero nel dire che, effettuando una riforma social-democratica del capitalismo, aiuterebbe l' intera civilta' occidentale ad uscire dalla crisi. Capitalismo che cesserebbe cosi' di essere a vantaggio solo del 3% della popolazione, e acquisterebbe un volto assai piu' umano. Infatti, se tutti i contenuti internet fossero protetti da diritto d'autore, le idee che fioriscono nella societa' non si limiterebbero ad essere motore di rinnovamento per la societa' stessa, ma anche fonte di lecito e meritato guadagno per il Popolo, per la gente comune. Cioe' per tutti quegli artisti, letterati e scienziati validi, ma che attualmente sono disoccupati.

C) Toglierebbe ragion d'essere a misure come la legge bavaglio, in quanto quest'ultima e' ovviamente una scalpitazione del governo di fronte al propagarsi disordinato, abusivo ed illegale delle informazioni.

Jacopo Panichi.

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